venerdì, agosto 17, 2007

The Reminder

A sette giorni di distanza, prima che il vento se lo porti via, prima che il mio pessimismo lo faccia a brandelli, voglio scrivere due righe per ricordare, sforzandomi di non essere patetico.
Il meteo, la tenda e lo zaino. La partenza sotto la pioggia, mangiando pasticcini.
Il sole a Ferrara, il tramonto sull'appennino, la strada sbagliata e le indicazioni in accento emiliano.
L'arrivo a Cereglio. Il riccio (istrice? porcospino?)
Con gli amici da Olga; i tortelli, NQD e Essen; Jones che ci prova. Gli abbracci, il gruppo di Lodi.
Fido "Vileda" e Ruby.
Il montaggio della tenda sotto la pioggia, "ogni tanto ci stanno bene anche queste avventure".
St. Petersburg. La buonanotte e il ticchettio della pioggia sulla tenda.
E poi il risveglio del sabato mattina, surreale, uscendo dalla tenda e risalendo la collinetta verso la casa, ascoltare queste note avvolgenti, i ragazzi che sono lì a fare colazione in giardino, e questo meraviglioso disco (che poi mi sono procurato) che è The Reminder dei Feist, e a posteriori posso dire che la canzone di quella mattina era proprio l'ultima, "How my heart behaves", che in questi giorni sto consumando (se può consumarsi la musica in digitale)

The cold heart will burst
If mistrusted first
And a calm heart will break
When given a shake

L'escursione da Taviano, da Pablo, la passeggiata su a Sambuca.

Il riposo sul prato.

Il ritorno - silenzio. Non so a cosa abbiamo giocato, non ricordo. Le pizze.Il partitone a Shogun al piano di sopra. Il suo sms (Space Dealer!).

E tornare giù nella pausa cicca, e osservarla dall'esterno, attraverso la finestra, nella luce soffusa al tavolo, con la musica degli Iron & Wine in sottofondo (Such Great Heights). Sorride. E per me è bellissima.

Domenica la grigliata, il Trono di Spade, lo show di Aledrugo, l'enorme mappa di Conquest of The Empire, il folle Piero "Cloquil" (Conquest of the taxes - Taxes of the Empire)...il ritorno verso bologna con quei due matti in auto, e poi l'ultimo tratto di strada verso casa, con momenti di silenzio che a ripensarci adesso pesano tanto.

Qualcosa è scritto in codice, promemoria personale.

Grazie Guglia, grazie di tutto, per questi giorni in cui ci hai ospitato, per averci aiutato a montare la tenda sotto la pioggia, per i tuoi cani, per la musica che mi hai fatto conoscere, per aver fatto sì che lei fosse a suo agio anche in mezzo a noi matti giocatori da tavolo.Spero ci sia un bis, la porterei sempre con me (tranne che alle convention più toste), le piace giocare. Ma al momento la vedo dura...

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