mercoledì, dicembre 31, 2008

Auguri

E quanto è bello e quant'è bè
stare qui vicino a te
come fosse per sempre festa
ti voglio bene
stiamo insieme
fino al veglione della pensione

(Vinicio Capossela - Al veglione)


Telegrafico, per adesso: a tutti i cari amici lettori del mio blog, il semplice augurio di avere un 2009 ricco di emozioni, così come è stato il 2008 per me.
Bilanci e riflessioni varie sono rinviati a data da destinarsi...
:-)
Buon veglione, "guidate con prudenza"! ;-)

venerdì, dicembre 12, 2008

Tutto l'universo...

...obbedisce all'amore ^_^

Rara la vita in due fatta di lievi gesti,
e affetti di giornata, consistenti o no,
bisogna muoversi come ospiti pieni di premure,
con delicata attenzione per non disturbare..
Ed è in certi sguardi che si vede l'infinito

martedì, novembre 25, 2008

Gomorra

Dopo averlo visto sull'ennesimo comodino, a casa dell'ennesimo amico settentrionale, ieri mi sono deciso a tirare la testa fuori dalla sabbia e ho comprato il libro.
Mi sentivo male già mentre lo sfogliavo alla cassa: tra racconti di facce sfondate col martello e torture varie, ma chi me lo fa fare? Ridatemi Carver, Pennac, DeLillo...
E invece no: adesso aspetto di trovare la forza di leggerlo e fare i conti con la mia terra.

lunedì, novembre 24, 2008

Neve

Prima guida sotto i fiocchi di neve stamattina, da ricordare - e non solo per il fatto in sé, ma per tante piccole sensazioni e per questo complesso weekend con tanti avvenimenti e emozioni contrastanti da essere sembrato lungo un mese...

Fra', mi sa che mi converto anche io ai pensieri minimi.

giovedì, novembre 20, 2008

Ancora Vinicio

Non c'è che dire, un gran bel disco:

Non si è fatti per stare a soffrire
andarsene se è ora di finire
affidarsi alla vita senza più timore
amare con chi sei
o dare a chi ti da’
e non desiderare sempre e solo
quello che se ne va..

martedì, novembre 18, 2008

Ti prego chiamami tesoro adesso
mentre piove e l’aria è fredda
e sono giorni che cammino senza meta
portandoti nel cuore


lunedì, novembre 17, 2008

Foglie

Novembre e i suoi mutamenti. Il mio tesoro ha questa sua teoria per cui ottobre e novembre sono mesi di cambiamento, e gli eventi le danno ragione per adesso: coppie che si mollano, fasi della vita che finiscono, fino all'estremo significato di questa frase che ho appena scritto.
Non mi ero mai accorto di una simile concentrazione di morti in questi mesi. Parenti di amici o conoscenti che si ammalano o che se ne vanno.
E' successo giusto sabato, quando è partita per la Suprema e Ultima Pista da Ballo la moglie del mio maestro di salsa. Che botta e che tristezza...
E la reazione immediata nel mio cervello (ero con la mia bella quando l'ho saputo) è stata: "stringimi amore, che la vita è così breve..."
Reazione che è rimasta intrappolata dentro di me, ma forse lei la avrà sentita, se ne sarà accorta negli abbracci che sono venuti in seguito.

Dicevo: coppie che si mollano; spero che questo altro effetto collaterale dell'autunno non si manifesti: per adesso procediamo, anche se con qualche difficoltà.

Fasi che finiscono: il blog della Fra' che chiude :-(

Ancora una volta sono passato davanti allo scaffale dei libri dell'ipermercato e ho visto Gomorra senza avere il coraggio di prenderlo. Quella copertina scotta ancora troppo.
Invece mi sono fatto un regalo (oggi sono uscito alle 20 dall'ufficio con due occhi così, me lo meritavo!): il nuovo cd di Capossela. Il 5 dicembre andrò al concerto a Bologna, devo prepararmi all'evento! Ho ascoltato solo le prime due tracce tornando in auto, per assaporarlo poco a poco; adesso l'ho convertito in mp3 e me lo sparo in cuffia prima di addormentarmi.
Bello bello bello! C'è solo il rischio di un ritorno di malinconia: in questo periodo non ho gli anticorpi per difendermi, forse sono ancora troppo vulnerabile nonostante vada tutto bene, fatto sta che questi versi mi hanno colpito allo stomaco mentre guidavo:


Come un uccello che ha provato ad esser libero
e che muore appena fuori
sono restato senza ali e senza te


Per fortuna domani, dopo tanto tempo, tornerò dalla mia amica a farmi fare un massaggio shiatsu, a lucidare la mia corazza, a rimettere un po' in riga corpo e spirito.


Ah già, il titolo del post: foglie - al plurale è leaves in inglese - e to leave è "lasciare"...l'etimologia è la stessa? :-(

Lascio qui questa:
R.E.M. - Leaving New York

lunedì, novembre 03, 2008

Messa a fuoco

Cantare insieme Nightswimming in auto, le mie lenti a contatto, il bed&breakfast, il panino col salame, i miei amici Goblin, il Ponte del Diavolo, la colazione da Arrighi (anzi, Avvighi), in bici sulle mura di Lucca, l'acquamarina, il Vernacoliere, il kebab, Montecarlo (ma non in costa azzurra!), la mia prima guida col nebbione.
Che altro? altri piccoli particolari di questo primo viaggio insieme...dal sapore reso un po' amaro dagli stupidi contrasti di sabato sera (proseguiti qua e là anche domenica), da un senso di inadeguatezza che ritorna (e fino a giovedì mi sentivo un dio in terra), dai miei nervi scoperti (Napoli e il mio essere permaloso), dalle mie debolezze, dalla distanza tra noi che a volte mi sembra un abisso (e se 30 centimetri ci separano nel letto sono una voragine invalicabile che mi mette una tristezza infinita), dalla netta sensazione di aver fatto dei passi indietro e non solo con lei, ma rispetto a tutte le mie conquiste personali di questo ultimo anno.
Insomma, ancora un'altra fase che si apre e ci si prepara a cambiare nuovamente.
Everything changes, but nothing is truly lost
E nel cambiamento mi piacerebbe infilarci una nuova fase di impegno. Lo pensavo in settimana guardando con lei Annozero in tv: che effetto strano guardare le manifestazioni dal di fuori; quanto tempo è che non partecipo a un corteo? Almeno 4 anni. Quanto tempo che non leggo un quotidiano? Vergognosamente tanto (forse dalle ultime elezioni politiche...) Una volta mi piaceva approfondire, mi incuriosivano Internazionale, Diario (che mi pare non ci sia più)...Poi c'è stato il periodo del cazzeggio, quello del primato della mia vita privata su tutto il resto. Ecco, adesso è tornato il momento di aprire occhi e orecchie sulla realtà che mi circonda: se non per cambiarla, almeno il minimo indispensabile a difendersi.

lunedì, ottobre 13, 2008

Elogio dell'oblio

E' appena finito un weekend per me fantastico in cui ho vissuto tutto lo spettro possibile delle emozioni: ho rivisto vecchi amici tornati su a Venezia apposta per il matrimonio di un nostro amico; ho celebrato il rito civile! ebbene sì, sindaco di Venezia per un giorno!
Poi un memorabile turno in geriatria...commovente e divertente allo stesso tempo: in una stanza il riso, in quella dopo il pianto...e mi stupisce sempre vedere la forza dell'essere umano anche nelle peggiori situazioni, la capacità di sorridere, di trasmettere affetto, di chiedere affetto nelle situazioni più disperate...
La sera, festa degli sposi, e a sorpresa la mia bella accetta il mio invito e arriva anche lei...ride e "ciacola" con gli altri invitati, prova a farmi ballare musica anni '70 mentre io sono imbranato, poi facciamo un paio di giri di salsa e una bachata...resta lì per molto più tempo del previsto, e io sono felice...
E oggi come ciliegina sulla torta, un volo nel piccolo aereo dal quale il mio amico Max si lancia col paracadute a Thiene...ho provato l'emozione da passeggero, chissà, in futuro penserò anche io a un lancio tandem :-)

E ora, il titolo del post. Quanto è bello dimenticare, perdere il conto dei giorni trascorsi, degli avvenimenti passati, dei "quando ti ho vista indossavi..."; è bello perchè tutto si fonde nella memoria, e significa che si sta procedendo e i nuovi eventi spingono per essere ricordati e la roba vecchia deve cedere posto...
Quanto è bello smettere di star lì a contare se è la quarta volta che siamo stati in un posto o è la quinta volta che facciamo l'amore...significa che lo facciamo tanto spesso da perdere il conto...
Lo so, sono cazzate, ma è un altro dei difetti che sto perdendo grazie a questa grande donna, e si può riassumere in un solo concetto: finalmente, vivo il presente

domenica, ottobre 05, 2008

Felicità

Felicità nascosta in cose grandi e piccole, questa settimana l'ho vissuta in tutte le sue forme, in tante emozioni.
Da quelle più semplici, come i miei nipoti che migliorano e imparano cose nuove, alla mia rinnovata voglia di fare, in ogni campo.

Ma su tutte domina sempre lei; come scrivevo su Facebook, mi sento finalmente una Persona Normale, uno che non ha paura di amare e di provare. Chissà, forse tra qualche tempo, data per acquisita questa "normalità", non scriverò più di lei sul mio blog: il che non significa però dare la sua presenza per scontata. Continuerò ad avere lo stupore per tutta la sua bellezza...ma lo terrò per me invece di scriverne qui.
Al solito, divago, ma è una premessa d'obbligo per non annoiarvi.
Perchè qui si parla sempre di lei, di lei, di lei.
Ma parlando di lei, racconto di me e della mia evoluzione di questi ultimi mesi.

Dicevo: settimana felice, siamo di nuovo molto vicini.
Potrei citare tanti episodi anche in questo lungo (il tempo mi si è dilatato!), lunghissimo (e piccante :-P ) weekend...
Ma ne scelgo solo due, di stamattina.
Il primo: rilassati sul divano, disteso con la testa sul suo petto, per la prima volta ho notato il suo cuore battere più forte.
Il secondo: nella sua cucina, io che taglio le zucchine, e lei seduta a guardarmi con i suoi occhioni di cui ancora non ho capito bene la sfumatura tra il verde e l'azzurro.
Lo so, sono uno stupido romantico, ma mi sono sentito completo.

Questo post è senza capo né coda, e non so che aggiungere.
Sono solo certo, più che mai, che la vita è bella.

giovedì, settembre 25, 2008

Esprimi un desiderio

Tanti auguri a me, tanti auguri a me.
Quanto tempo che non spengo una candelina? Quanto tempo che non faccio una festa "tradizionale"? E poi: nessuno mi ha mai organizzato una festa a sorpresa...è una cosa che mi manca, è quasi una misura dell'affetto delle persone che hai intorno...quando eravamo "giovani" l'abbiamo fatta per molti, per me mai...
Vabbe', n'importa
Stasera ci si va a mangiare il polletto e 'mbriacarci al Befed a Mestre, da bere offro io.
E per una sera si prova a mettere da parte tutti i casini...anche se saranno tutte lì presenti, le mie donne che mi incasinano la vita.
Quella dell'anno scorso, con la quale abbiamo passato qualche bel momento divertente nelle ultime settimane, e sembra lanciare qualche segnale (ripensamento?).
L'altra, la sorpresa, ma lì non vorrei rovinarmi l'amicizia...eppure ne sono certo, anche se ho glissato e fatto finta di niente: ma quando le ho dato quelle due cavolate che le ho portato dall'irlanda, a fine serata ci siamo abbracciati e il bacio suo era lì, sul mio collo...via via, non complichiamo le cose! (forse era semplicemente il potere alcoolico del secondo spriz)
E poi Lei con la L maiuscola, che continua a non cagarmi e manda all'aria i miei piani: io che dovevo farla ingelosire sono invece geloso del suo amicone che ha invitato stasera a cena (col quale dovrei essere tranquillo al 100%...e invece tranquillo non sono). Comunque domani ci raggiungerà in ritardo e a stento faremo due chiacchiere nel casino del locale; poi nel weekend io sarò fuori...insomma siamo presi proprio male...
In tutto questo bordello, uno dei decenti obiettivi per questo nuovo ciclo che sta iniziando sarebbe quello di far salire di un gradino il livello di discussione di questo blog, sempre più stucchevole telenovela, che anche volendo continuare a parlare di questi argomenti potrebbe trasportarli su un piano più alto e generico di riflessione sui rapporti (vedi ultimo post del blog di rompina)...e invece qui si resta sempre su una bassa cronaca "l'ho vista - sono innamorato - non me la da", e via discorrendo.
Insomma, inizia un altro anno importante, mi impegno a far sempre meglio, e viva la vida sempre e comunque (Rosario aggiungerebbe: viva 'o pilu!)
Tornerò a raccontarvi lunedì prossimo, spero.
Tanti auguri a me, tanti auguri a me!

domenica, settembre 21, 2008

Risvegli

Stanotte, uno strano sogno, con un mix di parenti e amici, un viaggio strano, un lavoro ancora più strano...boh...
Ma il primo pensiero appena in piedi è stato un altro, per chissà quale perversa connessione neuronale. Mi sono reso conto che è un'eternità che non vengo svegliato da qualcun altro: sempre da solo, sempre con la sveglia. Quella bella sensazione che si ha quando sei talmente immerso nel sonno da poter far tardi al lavoro, e hai un'altra persona che ti chiama e ti riporta alla vita.
Vabbe'. Anche questo post merita il tag "pippe mentali".
E intanto oggi è Il Giorno. Queste due settimane senza lei sono volate e al tempo stesso sono state intense, ma piacevoli, con gli amici e tante cose da fare; ho risentito della tensione solo nei primi giorni e in questi ultimi due. Oserei dire: I can live with or without you.
Oggi proverò a descriverle in un post...perchè la settimana prossima la vedo piuttosto dura, fra lavoro, turno in ospedale, allenamenti di basket...
Ma non mi lamento di questo periodo, almeno mi sento vivo; e come si dice da queste parti, Piuttosto che niente, meglio piuttosto (Boh??)

sabato, settembre 20, 2008

giovedì, settembre 18, 2008

mercoledì, settembre 10, 2008

intermezzo

Avevo idee per un altro post, ma stasera mi sono collegato all'album delle foto del Piccolo Principe su Picasa e ho visto che finalmente hanno pubblicato le immagini della manifestazione di Cison...e siccome non vengo mai bene in foto e invece in questa finalmente sorrido, mi è venuta voglia di mostrarvela:



Il cappello da cuoco si è afflosciato e non si intuisce la forma, né si vede l'intero costume, ma la foto così in diagonale mi piace (grazie Pulce! l'hai scattata tu questa, vero?).
Questo mi da una spinta in più a dipingere il camice...possibilmente entro il mio primo turno autunnale lunedì 22...

Ogni altra considerazione rinviata a domani...finirò IL libro stanotte :-)
(PS: oggi ho corso 48 minuti...va sempre meglio ogni giorno...)

lunedì, settembre 08, 2008

Forrest corre ancora...

Stanchezza infinita in questi ultimi giorni...provo a scrollarmela di dosso correndo; stasera non avevo voglia, ma un po' Michele, un po' Max mi hanno spronato, e allora prima di cena mi cambio e vado...

Parto subito forte, e le sigarette si fanno sentire; poi il respiro si calma e diventa più regolare, e riesco ad andare avanti per 35 minuti...niente di eccezionale, ma per me una piccola vittoria.
La vera conquista però è la continuità, il fatto di non essermi stufato dopo una settimana, come mi succede purtroppo con molte, troppe delle cose che intraprendo...

E mentre correvo ho pensato tanto e a tante cose: naturalmente anche a lei che ora è a Dublino. Cerco in tutti i modi di sentirla più vicina, senza infrangere la regola per cui non devo contattarla in queste due settimane. E allora ho impostato come home page di Explorer le previsioni del tempo di Dublin su Accuweather, per sapere se ha trovato il sole o la pioggia; e porto con me in autobus il libro di Safran Foer che sto terminando, e uso un suo segnalibro. Insomma mi arrangio come posso.

(a proposito Fra', stupendo il libro, a presto un mio commento)

Si dice che la corsa, e in generale l'attività fisica, serva a "scaricare" tensioni e stress; io ci riesco solo in parte, perchè il cervello macina e macina ancora anche durante la corsa; infatti facevo anche altri percorsi mentali non proprio piacevoli, frasi da dire, discorsi da intavolare per nodi che non vogliono venire al pettine. In ogni caso inutile fasciarsi la testa adesso, tra due settimane si vedrà; l'idea è correre correre correre: per dimenticare, per dimagrire, per piacermi di più, per poter sopportare una eventuale "botta"...

Ma anche una corsa fine a sé stessa, come il Forrest Gump che ho rivisto in tv sabato sera prima di andare a ballare...
E allora corri, Enzo-Gump, corri...e parte la musica del "nostro" Jackson Browne e Running on empty

Gotta do what you can just to keep your love alive
Trying not to confuse it with what you do to survive


Avrete notato che ho una predilezione per i film-polpettone con lacrima facile e storia e morale un po' scontati. Inevitabile sentire mie alcune delle battute finali del film, quando Forrest racconta a Jenny dei posti visti correndo, e lei gli dice "avrei voluto essere lì con te", e lui risponde "ma tu c'eri".

Inevitabile perchè lei c'era lì con me mentre guardavo la rabbia dell'oceano su Giant's Causeway (e pensavo a quale glorioso spettacolo si stava perdendo), mentre guidavo a tutta velocità nelle stradine strette tra i muretti del Connemara (e pensavo a come non si fida della mia guida), quando ero sulle Cliffs of Moheir o mentre andavo in bici su Inis Mòr; e lei era con me nella malinconia della mia sbornia a base di Guinness, Oasis e Radiohead cantati in cover da quel bravissimo chitarrista al Viperoom a Dublino, e naturalmente era con me l'ultima notte in Crown Alley quando quel ragazzo (che poi ho scoperto essere di Livorno) suonava in strada una quanto mai azzeccata Wish you were here

La cosa triste è che sento nel profondo che per lei non sia lo stesso, non le manco quanto lei manca a me; e questa asimmetria del nostro rapporto mi logora e mi fa star male, e andrà risolta al suo ritorno.

C'è sempre, credo, nelle storie, uno dei due che vuole l'altro con più forza, ma stavolta non so se sono disposto a sobbarcarmi questo peso per entrambi.

In tutto questo mare di chiacchiere e paranoie, le foto e il racconto irlandese sono ancora una volta rinviati, mi dispiace.

Per tenervi "in caldo" lascio qui un'altro assaggino di viaggio, il faro di St. John's Point:

mercoledì, settembre 03, 2008

Coming back

A gentile richiesta della Fra', una foto (stereotipata?) dell'Irlanda:



Commenti e racconti nei prossimi giorni. Ciao!

martedì, settembre 02, 2008

last night in dublin

ciao giovani,
domani mattina si torna, ho l'aereo alle 6 e intanto ho lasciato l'ostello, il che significa che oggi sono vagabondo
vi dico solo che, da buon backpacker, ho l'asciugamano che fa schifo come quello della "guida galattica per autostoppisti" - multiuso, chi ha letto il libro, sa
nei prossimi giorni il racconto...
kisses from a lonely walker
:-)

sabato, agosto 23, 2008

Ready to go (?)

Ok, le magliette le ho stirate, ho spruzzato lo spray impermeabilizzante sulla tenda e l'ho ripiegata ben benino, ho comprato una nuova SD per la macchina digitale, ho le batterie, il caricabatterie del telefono...cosa manca? ah sì, i documenti, le stampe delle prenotazioni...
Uff che fatica la vacanza!
Domani alle 10 volo per Dublino, ho prenotato solo il primo step, poi si vedrà che evoluzione prenderanno gli eventi...ho già la serata programmata per andare a un festival con tanto di parata carnevalesca e concerti gratuiti.
http://www.festivalofworldcultures.com/events/default2008.asp?FestDate=24%20August%202008
Ci sarà anche gente del forum sull'Irlanda che stavo frequentando negli ultimi giorni, anche se non mi hanno risposto, vabbe', pazienza, troverò comunque gente.

Ho scelto anche il libro da portare in viaggio. Anche se NON vorrei passare il tempo a leggere...ma potrebbe sempre tornare utile.
E' di Johnatan Safran Foer; non è "Ogni cosa è illuminata", iniziato qualche mese fa e mai finito; ho scelto invece "Extremely Loud and Incredibly Close", in versione in lingua, così magari ci posso anche attaccare bottone con qualcun altro che lo abbia letto! :-)

Ah, Enzino, te sì che sei una volpe!!

Mah...
Stiamo a vedere, giovani!
Parto con tanta voglia di divertirmi, sarà un'altra pietra miliare per me e per questo mio anno, anche se dubito di fare follie, in ogni senso...

Prendiamo il buono che ci manderà il cielo ogni giorno (e cioè, trattandosi di Irlanda: pioggiaaaa!!! )

Vi racconterò dopo il 3 settembre
Ciao!

martedì, agosto 19, 2008

Irish Blessing

Wishing you a rainbow
For sunlight after showers
Miles and miles of Irish smiles
For golden happy hours
Shamrocks at your doorway
For luck and laughter too,
And a host of friends that never ends
Each day your whole life through!

lunedì, agosto 18, 2008

E intanto, mi perdo

Mi perdo nelle mille cose da fare, nei preparativi per la partenza, inseguo sogni inconsistenti come nuvole di fumo, sogni che forse neanche vorrei veramente si realizzassero: per esempio quello di andare a lavorare in Irlanda, magari non me ne frega un emerito, ma è solo un sogno di gioventù perduta, di Erasmus mancato, di in-esperienze. Come se per cambiare davvero vita fosse per forza necessario cambiare paese. Tocca citare un film a me caro (anche se non avrà fatto la storia del cinema), Radiofreccia:

Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx.


Quindi: domenica vado lì e mi godo la vacanza, senza stressarmi tra agenzie per l'impiego e curriculum europei. Poi tornerò qui e mi rimboccherò le maniche per raddrizzare di nuovo la barra del timone della mia vita, affettiva e lavorativa.

Premesso che non me ne frega un cazzo di fare carriera nello sfavillante mondo dell'information technology. Voglio solo vivere, voglio pulsare, questo è il mio essere. Poi chissà che cosa farò...potrei avere un futuro da massaggiatore (lo ha detto lei :-) ho le mani calde...), potrei tornare al mio vecchio amore, la pasticceria...posso essere (non "fare", ma "essere"!) cento cose diverse...non è detto che dovrò morire da informatico...

E con questo non mi sto lamentando, il mio lavoro mi piace, solo mi sono girate un po' le balle stasera perchè leggevo sui vari forum sull'Irlanda un po' di topic di consigli per chi vuol mollare tutto e partire, e mi hanno infastidito discorsi tipo "32k all'anno è poco per 3 anni di esperienza" (32mila euro - lordi), "se non lo fai ora che sei giovane, sei fregato" (ovvero: come farmi sentire vecchio a 32 anni), etc...E quindi è tornata a galla la mia insofferenza per il sistema, per la "carriera", per la constatazione che nel settore informatico siamo carne da macello, per il fatto che ho studiato troppi anni per ciò che effettivamente so fare...e poi la nostalgia per la passione per l'informatica che avevo ai tempi dell'università e che ho messo un po' da parte...e l'idea che però bisogna anche essere pragmatici e portare la pagnotta a casa, e conservare qualche soldino per questo futuro incerto...e ancora: l'insofferenza per il dover fare esperienze a ogni costo, io che vecchio babbione sono rimasto indietro che faccio, mi suicido? o mi metto a scimmiottare ragazzini che beati loro hanno ancora tempo davanti a sé? Insomma una serie di pensieri negativi che adesso devo scacciare.

E intanto, mi perdo tra i link, vago da un forum all'altro, in questa vacanza organizzata in modo pessimo per ora, alla mia maniera.
E intanto ascolto a ripetizione gli irlandesi Damien Rice, Fionn Regan, e ovviamente la colonna sonora di Once che mi ha stregato.
Tutto mi ricorda lei, e mi conosco: questa vacanza solitaria sarà stupidamente casta, alla faccia dell'italiano caliente in giro per l'europa...altro che le rosse con gli occhi verdi...credo e temo che neanche il viaggio riuscirà a scacciarla dai miei pensieri, dovrò fare uno sforzo eccezionale...
E intanto, mi perdo.

domenica, agosto 17, 2008

Strani addii

O arrivederci...rimandati a settembre...

Il risotto col dragoncello, la campagna, Once (bellissimo) e lei che fischietta "Falling Slowly", Venezia di notte...i baci che tolgono il respiro e gli abbracci stritolanti e caldi...

E allora, sembriamo perfetti, qualcuno può spiegarmi cosa c'è che non va?? :-(

Stavolta sono io a chiamare un timeout al tavolo dell'arbitro, in attesa del terzo quarto di gioco... :-(

lunedì, agosto 04, 2008

settimana quasi perfetta...
allora la felicità esiste? :-)

martedì, luglio 29, 2008

:-P

sabato, luglio 26, 2008

Costruire (?)

Il mio tempo accelera di nuovo, tra la voglia e la necessità di vivere schiacciando il pedale a tavoletta...
Ma come faccio a raccontarvi della lotta, del duro sforzo per non ricominciare ad abbassare lo sguardo di fronte agli altri (e alle donne in particolare), del coraggio che mi ci vuole per andare avanti ogni giorno senza farmi sopraffare dai miei fantasmi?
E allora meglio accontentarsi di narrare le cose belle, la superficie, quello che "faccio", e lasciare poi al lettore più attento qualche segno di ciò che "sento", che sta sotto questa dorata patina di vita sociale e iperattività...
E allora vi dico che ho finalmente ripreso la bici per andare al lavoro, sto perdendo peso anche se lentamente, ho trovato una squadra di basket amatoriale in cui andare a giocare in autunno (ritorno al mio primo amore!), al lavoro ho tanto da fare e mi sento più utile nel progetto, ho ripreso a frequentare una ragazza (sempre la stessa...a buon intenditore...) e a fine agosto partirò per l'Irlanda da solo, per fare una vacanza come dico io, zaino in spalla e poco o nessun itinerario prestabilito...

Poi capitano le serate come questa...ondate che non fanno crollare il castello di sabbia costruito con impegno, ma gli assestano qualche duro colpo...Animazione clown a Dolo, bella atmosfera estiva, bell'angolo di città (lo "squero" sul canale), belle ragazze in giro con la gonna, io e i miei amici clown a fare gli scemi (io ancora un po' bloccato, è la mia prima uscita esterna all'ospedale dopo tanti mesi di fermo)...sul palco una ragazza suona la chitarra e canta canzoni belle e tristi, tra Battiato, De André, Elisa e questa stupenda:

Niccolò Fabi - Costruire

Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza

ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende
e nulla ti appartiene ancora

penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa

al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera alla primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio

ma tra la partenza e il traguardo
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è
potere e sapere
rinunciare alla perfezione

ma il finale è
di certo più teatrale
così di ogni storia ricordi
solo la sua conclusione

così come l'ultimo bicchiere
l'ultima visione
un tramonto solitario
l'inchino e poi il sipario

tra l'attesa e il suo compimento
tra il primo tema e il testamento
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è
giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione

Io ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve

E lei dov'è in questi momenti, lontano da me? Ecco, questo mi manca e questo è il buco da riempire nel nostro strano rapporto...ma forse proprio le parole della canzone devono servirmi da insegnamento...domani si prepara un'altra giornata cruciale (caz, tutte giornate cruciali le mie...arrivo quasi a desiderare un giorno di routine in cui non accada niente...)
E spero di riuscire a capire qualcosa in più...che si diradi la nebbia di cui parlavo l'altro giorno...

PS: e vi chiedo scusa per le decine di volte che ho usato la parola "bello" in questo post...povertà di linguaggio... :-(

giovedì, luglio 24, 2008

Diritti

Ho letto questo elenco ormai una decina d'anni fa...ah, quanti ricordi!
E chissà se questi diritti si applicano anche ad altri ambiti diversi dal libro: all'amore, alla vita...

1
Il diritto di non leggere

2
Il diritto di saltare le pagine

3
Il diritto di non finire il libro

4
Il diritto di rileggere

5
Il diritto di leggere qualsiasi cosa

6
Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)

7
Il diritto di leggere ovunque

8
Il diritto di spizzicare

9
Il diritto di leggere ad alta voce

10
Il diritto di tacere

(Daniel Pennac - Come un romanzo)

FOW

Fog-Of-War.
Così nei wargames da tavolo si indica la "nebbia di guerra", la limitata conoscenza della disposizione delle forze nemiche.

Ed è nella nebbia che sto avanzando in questo (amore) (posso usare la parola?).
Visibilità 20 metri.
Accendere gli abbaglianti e procedere con prudenza.

martedì, luglio 22, 2008

Nightswimming

Carissimi,
un altro mese andato via in un lampo dall'ultimo post.
Va tutto bene, tutto molto bene: finalmente vivo, nel bene e nel male. Questo 2008 è stato davvero l'anno del risveglio, della rinascita, e mi dispiace tanto non riuscire ad avere tempo di raccontarvi tutto. Dove eravamo rimasti? Ah già, il weekend a Lucca da Marco...poi ci sono stati altri eventi, altri giri su e giù per l'Italia, amici e amiche, nottate insonni, piogge e giornate al mare, un matrimonio, partenze e arrivi, e ritorni, e tanto ballo e tanta musica come sempre.
In tutta questa piacevole confusione, anche questo 22 luglio è una "milestone", un giorno in cui piantare un paletto in terra e dire: è stato fatto un altro passo in avanti. E mi piace ricordarlo come un bel tramonto arancione visto sulla Riviera del Brenta, mentre ascoltavo in auto una straordinaria versione di Nightswimming dei R.E.M. rifatta dai Wrens. La trovate
qui, mentre qui c'è un intero "tributo" a quel pezzo di cuore pulsante in forma di note che è Automatic for the people
A presto
E come ha salutato Alanis alla fine del suo concerto all'Heineken: Take care of yourselves...abbiate cura di voi stessi...

lunedì, giugno 16, 2008

Visioni

Tornando a casa dal lavoro, mentre guidavo ho visto un pavone fuori villa Widmann, chissà come diavolo ci è finito lì, da quale recinto è scappato, bellissimo con la sua lunga coda, e mi è tornata in mente questascena di Amarcord.
Stasera un altro mezzo dritto per preparare alcune cose per domani, vengono un po' di amici a guardare la partita e mi è tornata la voglia di mettermi ai fornelli; nelle pause, resto fuori al balcone a prendermi il vento tra i capelli, vento forte stasera a Mira, e mi piace così.

domenica, giugno 15, 2008

martedì, maggio 20, 2008

Turn and face the strain

Sembra fatto apposta per poter mettere in linea dei post più o meno a effetto. Stamattina in auto ho riascoltato per l'ennesima volta la Canzone d'amore esagerata da "Il quinto mondo" di Jovanotti; un pieno di energia e di ritmo che mi fa star bene e mi prepara al concerto. Poi per cambiare passo sulla radio, e la prima canzone è del caro Bowie, Changes
E si comincia così la giornata, cantando e facing the strain, fronteggiando le tensioni, e sforzandosi di migliorare e andare avanti.
Oggi si svolta, tutto va meglio in tutti i campi e in tutte le sfere, tranne quelle sfere lì che girano ancora vorticosamente per la cara ragazza; ma anche questa fase sta passando.
E sempre in onore alle coincidenze, lei mi ha chiamato stasera (dopo una settimana...), ma semplicemente per darmi un numero di telefono che le avevo chiesto; due chiacchiere parlando del più e del meno, la promessa di incontrarsi prima o poi sulla pista da ballo, qualche altra cazzata, insomma normale conversazione tra amici.

Fatalità, proprio oggi sono andate via le ultime "crosticine" (che schifo!) delle ferite su ginocchia e gomiti per le cadute in bicicletta. E pensavo che Paolo mi aveva detto che le articolazioni nella medicina cinese rappresentano il cambiamento; quindi in un certo senso è come se questo ciclo di cambiamento si sia esaurito, sanato gli strappi e dato i suoi frutti.
Per dirla nel mio linguaggio: sono pronto a nuove cadute in bici, a nuove ferite e nuove avventure.

domenica, maggio 18, 2008

Lluvia

Piove, senti come piove, senti come viene giù...Quante centinaia di canzoni hanno la pioggia nel testo?
Domenica di pioggia che invece di lavar via, tira fuori il peggio di me.
Già finito l'effetto benefico della salsa di ieri sera; provo a ravvivarlo ascoltando qualcosa di allegro, ma è necessario ignorare le parole: ogni canzone è una canzone d'amore, e questo vale ancor di più per la salsa.
Approfitto della clausura per rimettere in ordine la camera, il solito copione: i fogli che prendono vita e vengono fuori dai libri a rianimare vecchi fantasmi, diari di anni sprecati, errori che non voglio ripetere, manuali per l'uso della vita con pagine strappate qua e là. Resisto alla tentazione di mettermi a leggere, inutile rivangare e farsi del male. Scurdammece 'o ppassato - simme 'e Napule paisà.
A complicare le cose, l'epidemia di matrimoni tra i miei amici, che mi fa pesare in un modo strano i miei 32 anni da single, in bilico tra le mie due tensioni fondamentali, quella verso le tante cose che voglio ancora fare e il desiderio di stabilità e di casa.
Avevo preparato un sms da spedirle, poi mi sono distratto e ne ho scritto un altro a mio fratello, perdendo quello in bozza. Scherzo del destino, ma ne colgo il segno: non lo riscriverò, forse è più giusto così; non per mantenere una stupida posizione di orgoglio, ma solo per rispettare i patti, che prevedono che chiami lei se e quando lo vorrà. Ha lei la palla per il servizio adesso: point, game, set, match.
Lascio che la pioggia faccia il suo lavoro.

venerdì, maggio 16, 2008

Strade


Cosa non siamo costretti a fare per raccogliere fondi per l'associazione! :-)
Stasera siamo stati a una dimostrazione di una ditta che vende materassi e letti, una palla tremenda, ma ci hanno dato un piccolo assegno per i clown, e i soldini fanno sempre comodo. In cambio abbiamo dovuto sorbirci 2 ore di spiegazioni su acari, vertebre, ernie, postura corretta durante il sonno, e lattice (eh eh eh).

E a ogni parola che si prestava a un doppio senso, la mia mente ovviamente deviava verso altri pensieri, verso un altro letto, e verso un altro tipo di postura... :-(
Insomma materiale per la malinconia anche stasera, menomale che il nostro "valletto" Scarabocchio è andato lui a fare la prova pratica del materasso e ci ha fatto ridere un bel po'.

Poi non so se lo avete notato, ma sto scrivendo questo post all'una di notte, perchè ho sbagliato strada, devo ancora imparare la differenza tra autostrada e tangenziale, e ho fatto un giro infernale: da Zelarino sono finito in autostrada verso Jesolo...sono uscito a Marcon, sono andato all'interno per Favaro, poi Mestre, poi Marghera, poi finalmente la riviera del Brenta...La mia inettitudine con le strade compensa il risparmio che ho grazie al metano: ho fatto il pieno ieri, e in due giorni ho già macinato 105 chilometri, tra lavoro e uscite serali.

Piacevole guidare di notte, e i trenta chilometri in più di stasera mi hanno permesso svariate performance acustiche, passando da "Volo così" di Paola Turci a "Please please please let me get what I want" degli Smiths...

Vorrei avere qualcuno in auto con cui cantare, come il mese scorso con Marta, scherzando su Lucio Dalla. E il destino col suo acido umorismo mi prende in giro, e dai cd che ascolto in questi giorni mi vengono fuori note che avevo masterizzato anni e anni fa, e che sembrano fatte apposta per lei. E riscopro per esempio "Running on empty" di Jackson Brown, che mi piaceva già prima di conoscere lei.
A sorpresa, stasera ho sentito anche un'amica della salsa che non chiamavo da tempo.

Strade che si incrociano e che prendono svolte, per adesso mi sento come lanciato su un rettilineo e non riesco a fermarmi...a destra ci sono delle piazzole dove potrei accostare e riposarmi; e ci sarebbero anche dei varchi per fare inversione, ma io non riesco a frenare e a imboccarli.
Guidare e cantare con lei accanto a me, e potrei fare il giro del mondo con un cd zeppo di mp3 e la mia Y.

mercoledì, maggio 14, 2008

Take a picture

Il mio fratellino, a sinistra, nel giro per bacari che abbiamo fatto sabato sera
non c'è stato bisogno di chiedergli il consenso per pubblicare la sua foto, è un po' esibizionista, come direbbe il mio collega Matteo "è una attention whore" :-)



E questo è il resto del gruppo.
Mi pare giusto pubblicare questa foto per ricordarmi di una bella serata...per evitare che questo blog diventi solo il ricettacolo di tutti i miei malumori...



PS: stasera l'ho rivista solo per mezz'ora, ci dormo su e poi vi dico...ma l'impressione è che non cambi niente

martedì, maggio 13, 2008

Eliminare messaggio? Sì.

Così chiede conferma il mio Nokia, e io gli rispondo affermativo.
Cancellare, cancellare!
Disinfettare il cuore per ricominciare una nuova fase. E' l'unica soluzione per non avvitarsi su sé stessi, per evitare l'incancrenirsi del problema.
Mi è tornato in mente un pezzo dell'ultimo libro di Fabio Volo (appena avrò tempo, scriverò una critica più lunga - lui non mi piace, ha sempre la spocchia di chi sa come si campa - e su questo ero d'accordo con Martina :-( )
Ecco, c'è questo pezzo del libro che fa al caso mio:

A ogni ora circa chiamavo in hotel per sapere se c'erano messaggi per me. Niente. Ero demoralizzato. Mi sentivo uno sfigato. Come quando mandi un SMS a una persona che ti piace e non ti risponde subito. Dopo averlo inviato, vai a rileggerlo ogni tre secondi e guardi anche l'ora dell'invio. Conti i minuti, i secondi. Poi guardi gli ultimi che ti ha mandato lei. Perchè tutti, anche quelli del giorno prima, li hai in memoria. E sono lì, in fila, uno vicino all'altro, perchè tutti gli altri, quelli che non sono i suoi, li hai cancellati.
E' brutto quando l'ultimo messaggio inviato è il tuo e devi solo aspettare. Quando hai paura di essere invadente. Quando, come in una partita a scacchi, pensi di aver sbagliato mossa e in un secondo ti senti uno sfigato. Immagini lei che dice alle sue amiche: "Questo mi sta martellando di messaggi". E quando sei in quella situazione non c'è niente da fare, ti senti in un angolo. L'unica soluzione è non scrivere più. Poi magari lei risponde e ti accorgi che ti eri fatto tutto un viaggio negativo che invece non esisteva.


Ecco: oggi le ho scritto un sms, la sua risposta, poi la mia ultima replica.
La sensazione è quella che sia finito un ciclo, inutile insistere e ingolfarsi in questa situazione.
E' arrivato il momento di cancellare i suoi sms dalla memoria del mio telefono.

giovedì, maggio 08, 2008

Quattroruote

Finalmente, la mia prima auto. Sto imparando ad amare quel blu così intenso. Io che ho sempre preferito il rosso...E dire che "lei" me lo aveva detto (cacchio ma "lei" ha sempre ragione??!!) di non avere pregiudizi, quando sono andato a provare l'auto prima di comprarla, di sedermi al volante e di parlarle...Sì avete letto bene: parlarle. Questo è solo un dettaglio in più per dirvi quanto è straordinaria la mia M. (che poi non è mia, ma questo è un particolare trascurabile).
Adesso le manca solo un nome - all'auto, intendo. Ero indeciso tra Juliet (ma no, mi ricorda troppo lei, e Romeo and Juliet dei Dire Straits), oppure Mafalda dal fumetto omonimo; oppure devo ripensare ad altri personaggi femminili che mi sono piaciuti, che so, la Clementine di Se mi lasci ti cancello, oppure Yvaine, la stella di Stardust. Boh, ci penserò.
Quel che conta è che oggi ho fatto i miei primi chilometri, ed è stata una sensazione potente, di allegria e libertà; ho rischiato anche di fare un paio di cazzate (per esempio a uno stop non ero proprio fermo fermo fermo...), ma è solo questione di pratica, andrà tutto bene.
E' stato bellissimo far colazione insieme a Paolo, andare alla posta a pagare il bollettino e incontrare una collega pagliaccia, e poi ripartire sereno da Mestre, dicendomi: ok, adesso sei da solo, fammi vedere che cosa sai fare! Al lavoro in ritardo, sono arrivato alle 10.20, ci avrò messo mezz'ora per andare da Mestre a Marghera, un tempo ridicolo, sono riuscito perfino a sbagliare strada, ma che importa? Che fretta c'è quando si può guidare cantando a squarciagola? Ecco, un altro spazio di libertà che mi sono ritagliato: finalmente canto! Io che non canto mai, solo sotto la doccia, in auto posso giocare con la voce come mi pare...Ho masterizzato un cd audio per l'occasione rappresentata dalla giornata, risente ancora molto degli umori malinconici della settimana scorsa, per esempio la prima canzone è proprio della M., ricorda lei al 100%, ma oggi aveva un altro sapore, non ero triste nel riascoltarla. Certo c'è anche "The pretender" dall'acustico di Jackson Browne che lei mi ha prestato... :-( Triste sarà il giorno in cui dovremo restituirci i rispettivi cd e fumetti, e non ne chiederemo in prestito altri... :-(
E per altre canzoni ci sono gli ovvi meriti della Frà e di Mimidef! ;-) Ecco la playlist:

1. Loredana Bertè - Il mare d'inverno
2. Tiromancino - Imparare dal vento
3. Counting Crows - Recovering the satellites
4. Dire Straits - Tunnel of love
5. The Brilliant Corners - Why do you have to go out with him when you could go out with me? (questa l'ho scelta per l'ironia del titolo...che richiama al "suo" weekend fuori col suo amico...ci rido sopra...)
6. The Virgin - Rich Girls
7. Beck - Everybody's Gotta Learn
8. Damien Rice - The blower's daughter
9. Morgan - Altrove
10. Okkervill River - Unless it kicks
11. R.E.M. - Electrolite
12. Jack Black - Let's get it on
13. Ben Harper - Cryin' won't help you now
14. Counting Crows - Holiday in Spain
15. Jackson Browne - The pretender

Domani nuova sfida: in ufficio in auto, ma all'orario "solito"...ora di punta...speriamo bene, temo un po' la rotatoria sulla Romea, sempre ingolfata di tir...
In ogni caso, miei cari lettori, sappiate che vi ho voluto bene! :-)


martedì, maggio 06, 2008

X & Y

Negli ultimi anni la mia vita è un susseguirsi di incontri più o meno casuali, forse sono esagerato io a dargli troppo peso, ma davvero a volte sembra che ci sia un disegno dietro tutto ciò.
Oggi ritorno col morale a mille, grazie a una persona speciale: il tipo che mi ha venduto la mia (finalmente posso dirlo!) Lancia Y !! :-)
Praticamente oggi siamo stati tutto il pomeriggio in giro per passaggio di proprietà, assicurazione e fatti vari, lui gentilissimo e pieno di energia, una di quelle persone che appena le vedi già ti fanno rilassare e stare bene...E abbiamo parlato un po' di tutto, di corpo e di anima, e sembrava che lui mi conoscesse da sempre...a un certo punto gli ho detto "guarda che è grazie a te se stasera farò una telefonata a una persona"...e lui ovviamente ha capito subito che si trattava di una donna (LA donna! ;-) )
Da lì poi il discorso è continuato...insomma adesso non sto qui a dire i dettagli, sui 5 elementi della medicina cinese, su come io sia metallo e "lei" sia fuoco...e altro ancora...
Dico solo che mi ha dato tanto ottimismo ed energia, che sto bene e che nessuno può sapere come procederà la mia storia, se andrà bene come vorrei oppure se ripartirò e investirò questa energia in altri incontri e altre ragazze.
Quel che conta secondo me è tutto racchiuso in una frase (che tra l'altro era incisa sul suo portachiavi che, con un bel gesto, mi ha lasciato con le chiavi dell'auto): chi ama non teme.

domenica, maggio 04, 2008

Facciamoci del male

Il weekend è andato di merda, e ho anche poca voglia di raccontare. Giornate da ameba, per fortuna venerdì ero in ufficio e poi in ospedale a dare un senso alla mia giornata. Stamattina non fosse stato per fare un favore a mio fratello, non sarei nemmeno uscito di casa.
Pomeriggio buttato nell'ozio, come ai vecchi tempi, guardando in tv programmi inutili...e cosa mi ha spinto a scrivere qui? Ho appena visto su allmusic il video di una canzone, appunto, in stile "facciamoci del male"; uno di quei video in cui si vedono tutte le coppiette felici...ce ne sono diversi di questo tipo, ricordo quello dei Bright Eyes - First day of my life, e chissà quanti altri ancora; quello di oggi invece è questo qui, Tom Baxter - Better

Chissà perchè mi è tornata in mente questa citazione di Stephen Donaldson:
“The only way to hurt a man who has lost everything is to give him back something broken.”
Ecco, mi manca quello che ho perso, e credo ormai di averlo perso: mi rifiuto di riaverne indietro una versione "rotta", light, monca...e in questi 3 giorni ho provato così tanta amarezza che non credo riuscirò a riaccendere il fuoco che era in me, per la stessa persona.

Passerà anche questa, e tornerò a scrivere di altro, lasciando da parte per un po' il privato.
Per esempio: qui il tempo oggi fa schifo, ma è arrivata l'estate; deve per forza essere arrivata: lo ha detto la televisione! Tg5 delle 13: prima notizia su Valentino Rossi, seconda sul campionato di calcio, terza su un qualche anniversario in Vaticano (non ho seguito con attenzione, quando si parla di preti e affini il mio cervello va in stand by) e poi l'ormai mitico "controesodo". Insomma: il tg diventa sempre più vuoto, segno che siamo in estate.

Unica nota positiva della giornata: ho visto il trailer del nuovo film di Gondry, Be Kind Rewind con Jet Black, promette bene. L'unica salvezza è nella fantasia.

giovedì, maggio 01, 2008

Aprile

Il mio mese preferito da sempre, e se n'è andato, intenso e carico di ricordi, forse il mese più felice della mia intera vita, finora (togliendo questi ultimi 8-9 giorni di sbattimento).
Il mese delle cose nuove imparate, delle "cose da fare" spuntate dalla mia ideale checklist, la lista dei buoni propositi per il 2008 per la quale non ho più scritto un post. Per esempio giovedì scorso ho fatto un giro di 40km in bici, fino a Lugo (di Campagna Lupia, non di Romagna! non esageriamo! :-) ). E se tutto va bene, martedì prossimo avrò finalmente l'auto; che poi sopravviva alla mia prima guida da San Donà a Mira, è un altro discorso...
E la strana giornata di ieri chiude degnamente questo mese folle, con i suoi eventi simbolici e le sue creste dell'onda, che anche se in riflusso faranno ancora sentire le loro vibrazioni nei tempi a venire. Andrea che sta per finire il suo periodo con noi al lavoro, Sandra che non sembra fidarsi di me (e in ufficio ne vedremo delle belle - entro fine anno mi sa che cambierò anche io), rivedere la M. e scoprire che forse non tutto è perduto...ma anche che non è cambiato niente nella sua posizione :-(
Sentirsi più bello e più gasato, fare lo splendido con la ragazza del pub (e prima o poi la inviterò a ballare, quella salsera esplosiva alta un metro e mezzo ma simpaticissima)
Ma la summa di tutto è come sempre una canzone, capitata per caso come è giusto che sia, mentre ero in fumetteria in attesa di incontrare la "mia" M., e c'è in diffusione (su RadioParadise) questa:

Bruce Cockburn - Great Big Love

venerdì, aprile 25, 2008

Black & White

Boh...Una settimana intensa, una serata di merda, un giorno così così, lei, gli amici, le telefonate, la bicicletta, la mousse al cioccolato...tutto si frulla nella mia testa e non so come uscirne sano di mente, verrà qualcosa ad illuminarmi la via.
E nel dubbio se scrivere un post triste o un post ottimista, ricorro con pigrizia alle mie amate citazioni, prima quella brutta (al solito, l'originale è molto più bello della traduzione), il monologo sull'amore di Rose Walker ne "Le Eumenidi", il penultimo volume di Sandman:

Have you even been in love? Horrible, isn't it? It makes you so vulnerable. It opens your chest and it opens your heart and it means someone can get inside you and mess you up. You build up all these defenses. You build up this whole armor, for years, so nothing can hurt you, then one stupid person, no different from any other stupid person, wanders into your stupid life...

You give them a piece of you. They don't ask for it. They do something dumb one day like kiss you, or smile at you, and then your life isn't your own anymore. Love takes hostages. It gets inside you. It eats you out and leaves you crying in the darkness, so a simple phrase like "maybe we should just be friends" or "how very perceptive" turns into a glass splinter working its way into your heart. It hurts. Not just in the imagination. Not just in the mind. It's a soul-hurt, a body-hurt, a real gets-inside-you-and-rips-you-apart pain. I hate love.


"Sei mai stato innamorato? Orribile, non trovi? Ti rende così vulnerabile. Ti squarcia il petto, ti apre il cuore
e così qualcuno può entrarti dentro e rovinarti. Ti costruisci le tue difese. Ti
fai la tua bella corazza, per anni, perchè nulla possa farti del male, e poi un idiota, uguale a tutti gli altri idioti del mondo, entra nella tua vita... E tu gli dai un pezzo di te, senza che lui te lo chieda. Lui fa qualcosa di stupido tipo baciarti o sorriderti, e così la tua vita non ti appartiene più. L'amore ti rapisce. Ti entra dentro. Ti dilania lasciandoti a piangere al buio. E così una
semplice frase come 'Forse dovremmo essere solo amici' o 'Come mi capisci' si trasforma in una scheggia che ti squarcia il cuore. Fa male. Non solo nell'immaginazione. Non solo nel pensiero. E' un dolore dell'anima, del corpo, un dolore che ti penetra nel profondo e ti lacera. Niente dovrebbe poter fare tanto danno, soprattutto l'amore"

Ma volendo vedere anche il lato positivo di tutto il problema, non posso che citare, per l'ennesima volta, Robert Frost:
La felicità compensa in altezza ciò che le manca in lunghezza.
Sono stato felice in questo mese...

domenica, aprile 20, 2008

???

Boh?
Ma finché siamo contenti entrambi, va beniiiiiiissimo così! :-P

lunedì, marzo 31, 2008

change change change

I giorni indimenticabili della vita di
un uomo sono cinque o sei in tutto.
Gli altri fanno volume.
(Ennio Flaiano)

Questo lunedì è uno di quei giorni; e in ogni caso, non sono d'accordo con Flaiano, quelli indimenticabili sono molti di più. Forse quelli che sono meno numerosi sono i giorni di "svolta", quelli che davvero segnano un incrocio (come i percorsi nel giardino di Destino in Sandman).

Ho comprato la mia prima bici: non nel senso che è la prima che mi compro da me, con i miei soldi. Ma proprio nel senso che non ci so andare! Dovrò imparare: provare provare provare si diceva nell'indimenticabile Non ci resta che piangere...Voglio sbucciarmi e cadere fino a quando non avrò imparato per bene...e quando sarò abbastanza sicuro di me, porterò "lei" in giro sulla canna! ;-)

Poi un fantastico turno in pediatria con Celestino, Uolly e Primula, dove sono stato sbeffeggiato continuamente grazie al mio super petofono telecomandato! (Pizza-Puzza! :-P )

E infine la grande sorpresa dopo cena...lei che passa da casa mia a salutarmi e fuga tutti i miei dubbi...

A buon intenditore poche parole...
;-)

Credo che scriverò davvero poco nei giorni a venire...

def.=

Possibile definizione di innamoramento: quando ti inviano un sms che ti fa sorridere e ogni tanto, mentre sei al lavoro e le sfighe si accumulano, lo riguardi e lo rileggi e continui a sorridere...
La vita è bella! :-)

venerdì, marzo 28, 2008

Saluti e Baci

Pausa weekend, si torna bimbi per qualche giorno: vado a Orte alla GobCon, rivedrò un po' di amici giocatori che non incontro da dicembre...
3 giorni senza internet per disintossicarmi
E se sarò fortunato, non ci sarà nemmeno la linea telefonica
Chissà quante sorprese al mio ritorno...speriamo bene!
Abbracci

Letto per caso

Dal barbiere, su GQ (che mi guardo bene dal comprare), un bellissimo pezzo di Ivan Cotroneo, scrittore napoletano. Cade a pennello...

I bambini guardano il mondo con occhi nuovi. Osservano le cose per la prima volta, o comunque hanno visto accadere tutto troppe poche volte, per essere sicuri che le dinamiche si ripetano immutabili. Quindi, fissano attenti la pallina lanciata in aria:non sono certi che ricadrà necessariamente al suolo. Si intristiscono quando i genitori vanno via: certo finora sono sempre ritornati, ma chi dice loro che lo rifaranno? Aprono gli occhi al mattino e ritrovano la luce del sole con un sentimento di stupore: come i filosofi empirici, fino al momento prima non erano così certi della sua ricomparsa dopo il buio della notte.

Noi adulti siamo condannati dall’esperienza ad aspettarci che le cose accadano seguendo leggi che conosciamo. E siamo presi dalla sottile angoscia di conoscere già tutto. Che gli amori prima o poi finiscano, invece di diventare più forti. Che le amicizie si perdano, invece di ricominciare. Che una volta afferrato qualcosa lo si debba lasciare andare. Guardiamo la premessa con una costante sensazione di perdita, perché a una data causa segue sempre un necessario effetto.

Una volta un amico mi ha detto: “io mi preparo al peggio, così se arriva sono pronto”. Penso di non conoscere un modo più triste di vivere.

Forse bisognerebbe prepararsi al meglio, e anche quando arriva sperare e lavorare ancora e insistentemente per un meglio situato un po’ più in là. Per un “più meglio” come si dice in maniera rafforzativa a Napoli.

E smettere di aspettarci una fine obbligatoria: nell’amore, nell’amicizia, nell’arte e nella vita.

In fondo, a ben guardare, conosciamo così poco.

giovedì, marzo 27, 2008

Questa salsa è bellissima anche se ha un testo muy triste...non resisto, devo farvela conoscere:

Hector Lavoe - Todo tiene su final

lunedì, marzo 24, 2008

Qualcosa è cambiato

(in meglio, si intende! :-) )

domenica, marzo 23, 2008

Ultime notizie dal manicomio

Brevemente, in questa strana domenica di Pasqua solitaria ma non di solitudine, alcuni aggiornamenti.
Forse ho definitivamente smesso di fumare. Sabato la prima corsa di questa primavera; ho scoperto anche che al parco pubblico qui vicino ci sono i canestri, tornerò al primo amore, il basket.
Abbiamo i biglietti per l'Heineken Festival!! La serata è quella dei Police, ma io ci vado soprattutto per sentire i "miei" Counting Crows, ricordo di gioventù.

Ieri magnifica serata, a cena da M. Io unico uomo e 4 donne. Fantastico. Quando sono in vena, altro che timidezza, so stare al centro della scena, faccio divertire, e mi diverto pure. La M. sempre più dolce ai miei occhi.
Poi siamo andati a ballare, e difficilmente la dimenticherò nei cha-cha e soprattutto nelle bachate che abbiamo ballato insieme, più vicini della volta scorsa (ma forse non ancora abbastanza).

Qualcosa sta cambiando.

lunedì, marzo 10, 2008

i duri hanno due cuori

For the love you bring won't mean a thing
Unless you sing, sing, sing

Dicevano bene i Travis: l'amore che hai non significa niente, se non lo canti.
Inutile (e dannoso) tenerselo dentro; un delitto non esprimerlo con gioia, cantando.

Ricordi da conservare con me:
lei che mi guarda negli occhi e sorride mentre balliamo
torniamo in auto, la sua amica guida, e lei seduta dietro di me che fischietta sulla radio "you on my mind" degli Swing Out Sister
lei che
alle 2.30 del mattino, dopo che mi hanno accompagnato a casa, scende dall'auto per salutarmi e ascolta con meraviglia gli uccellini che fischiettano

ma sento un vuoto nel petto, e un cattivo presentimento
sono sempre positivo, attivo, sorridente quando sono con lei: quindi, caro Marco, non puoi dirmi che sbaglio atteggiamento; il paradosso è questo: sto diventando l'amicone che la fa ballare e la fa ridere, niente di più.
Questa è l'unica paura che mi resta: non temo altro, sono pronto a caricare a testa bassa come un toro, vedo il fazzoletto rosso davanti a me.

mercoledì, marzo 05, 2008

Alla costante ricerca di me stesso...

...dovrò comprare un navigatore GPS.
A presto
(mantra: vatuttobene vatuttobene vatuttobene vatuttobene)

martedì, marzo 04, 2008

mercoledì, febbraio 27, 2008

E questo sarebbe un partito di sinistra??

Attendiamo con ansia la proposta di taglio delle mani per i ladri.

(spero sia evidente l'ironia...a buon intenditore, poche parole...altrimenti siete messi male, peggio del robot Marvin nella Guida Galattica per Autostoppisti!)

martedì, febbraio 19, 2008

credo abbiate capito che in questo periodo non ho molto tempo né voglia di aggiornare il blog.
soprattutto lo avrete capito dal fatto che nella barra a destra ci sono scritte sempre le stesse cose.
può mai una persona normale ascoltare per 6 mesi gli Architecture in Helsinki? No, non può.
aggiornerò al più presto. per adesso, Badly Drawn Boy, Belle and Sebastian e salsa e bachata.
ma quando arriva la primavera? :-(

lunedì, febbraio 11, 2008

Di canzone in canzone
di casello in stazione
abbiam fatto giornata
era tutta da fare
la luna ci ha presi
e ci ha messi a dormire
o a cerchiare la bocca
per stupirci o fumare
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
e tutto possibile

Buonanotte all’Italia deve un po’ riposare
tanto a fare la guardia c’è un bel pezzo di mare
c’è il muschio ingiallito dentro questo presepio
che non viene cambiato, che non viene smontato
e zanzare vampiri che la succhiano lì
se lo pompano in pancia un bel sangue così
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volerla comprare
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
e tutto possibile
come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole

Buonanotte all’Italia che ci ha il suo bel da fare
tutti i libri di storia non la fanno dormire
sdraiata sul mondo con un cielo privato
fra San Pietro e Madonne
fra progresso e peccato
fra un domani che arriva ma che sembra in apnea
e disegni di ieri che non vanno più via
di carezza in carezza
di certezza in stupore
tutta questa bellezza senza navigatore
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
e tutto possibile
come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole

Buonanotte all’Italia con gli sfregi nel cuore
e le flebo attaccate da chi ha tutto il potere
e la guarda distratto come fosse una moglie
come un gioco in soffitta che gli ha tolto le voglie
e una stella fa luce senza troppi perché
ti costringe a vedere tutto quello che c’è
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volersela fare

mercoledì, febbraio 06, 2008

Post scriptum, da aggiungere a quanto scritto stanotte.

E' passato ormai più di un mese dall'inizio dell'anno, e da un po' non scrivo post minimamente "seri". Ne avevo in cantiere alcuni sul blog stesso, uno sui "buoni propositi" del 2008 (che scriverò probabilmente a dicembre), sul governo, sulla monnezza a Napoli...
Tutto rimandato, tutto scavalcato dalle mie priorità personali; d'altra parte, lo spazio è mio e riflette ciò che più mi interessa al momento.

Dispiace questa sorta di fase di disimpegno; anche con i pagliacci: ho un sacco di turno, faccio faccio faccio, ma mi fermo poco a rielaborare le esperienze e a pensare a come migliorare il mio servizio.

Chissà, forse questo mio correre a destra e manca riempiendo l'agenda di impegni è solo una fuga dal vuoto che mi assale nei giorni di noia e di ozio. E' il bisogno di stare insieme agli altri, chiunque essi siano. Ne abbiamo parlato con Bigné, domenica.

E anche questo mio costante bisogno di avere una ragazza alla quale pensare, nonostante solo pochi giorni prima avessi detto "ora basta per un po', mi sono stufato di corteggiamenti e delle donne in generale"...la pausa è durata troppo poco!

Ma stavolta sono sicuro: non si tratta solo di tappare un buco, non avrebbe funzionato così per chiunque, non con "la prima che incontri per strada", come diceva De André.

No, glielo leggo negli occhi, da come mi guardava e sorrideva ieri, sia a teatro, sia in auto, stavolta è diverso, stavolta conto qualcosa anche io per lei, non è il mio solito biglietto di sola andata.


PS: tra l'altro, ieri l'uscita è stata con un suo amico e con la di lei coinquilina...e credo di aver fatto una buona impressione - potrei ritrovarmi un alleato! :-)

Porte girevoli

Qualche amico nei giorni scorsi mi incoraggiava dicendo "si chiude una porta, si apre un portone", riferendosi alle mie ingarbugliate situazioni sentimentali.
Ebbene, qui sembra di avere le porte girevoli degli alberghi!
Fuori una, subito un'altra nel mio cuore; come le particelle di un gas che occupano tutto il volume disponibile nel recipiente, così ho di nuovo il cuore pieno fino all'orlo.
Stasera sto bene.
^_^

mercoledì, gennaio 30, 2008

lunedì, gennaio 28, 2008

so simple

ci ho pensato, ecco cosa non è andato: semplicemente, avrei dovuto baciarla sabato. c'era l'atmosfera giusta, la conversazione piacevole, il moscato di pantelleria.

il re delle occasioni perdute e dei tempi sbagliati ha colpito ancora

{?}

e adesso? come si procede? servirebbe un manuale di istruzioni
su ebay non l'ho trovato
neanche su amazon
mi rassegno: non ci so fare con le donne. punto.
questa domenica è stata la replica di un film già visto, con gli stessi personaggi di questa estate
ci dormo su, e mi concedo un'altra opportunità, ma al massimo una settimana (anche perchè venerdì prossimo ci sarà un'altra serata in enoteca, e il copione dello spettacolo è sempre quello)

avrei bisogno di aria fresca

l'unica cosa positiva di tutta questa situazione, è che stavolta ho davvero smesso di fumare
sabato sera, in preda all'euforia per la serata andata bene, ho fumato l'ultima sigaretta e ho buttato nella pattumiera il pacchetto ancora a metà

aria fresca. e non pensare a niente.
sono contento (in un modo perverso) di questa seconda chance che mi ha dato il destino, per quel capitolo che ormai davo già per chiuso. ma non voglio ricominciare a soffrire come a settembre.
non lo sopporterei.
la Sara mi dice che devo avere più fiducia in me stesso e riprovarci

voglio nuotare fino a restare senza forze (il corso in piscina mi sta piacendo); voglio perdere la ciccia e ingrossare le spalle; voglio ballare ballare ballare; e voglio andare in Irlanda, da solo, in tenda.

voglio aria fresca.

PS: mi scuso per il delirio...oggi è così...

sabato, gennaio 26, 2008

il gambero

spesso non è un errore tornare sui propri passi, e non è tempo perso
non so cosa scrivere, ma stasera si è azionata la macchina del tempo e per magia sono (anzi, siamo) ritornati indietro di 6 mesi...e non sono io ad essere patetico e a vivere nel passato, no; è stata lei a fare tutto, a organizzare e a proporre questa stupenda serata...e, fatalità, questo sabato mancavano quasi tutti i nostri amici, tornati al paese o in giro per l'europa...e l'unico presente qui a mestre si è inventato una scusa (perchè secondo me era una scusa...deve per forza essere una scusa!) per lasciarci uscire da soli...
insomma, sono di nuovo cotto, e stasera il suo atteggiamento mi è sembrato diverso
forse qualcosa sta cambiando, e non solo in me
domani secondo atto, non da soli ma in mezzo al gruppone kawasaki
comunque vada, sarà un successo

(c'è una tassa da pagare alla SIAE per l'abuso di citazioni e frasi fatte precotte e surgelate che vengono usate dal sottoscritto in questo blog?)
non c'è niente di meglio che un divertente turno in pediatria come quello di oggi (venerdì pomeriggio) per scacciare ombre e fantasmi...e poi con la "coda" di un'uscita solo uomini...davvero una bella serata da ricordare...buonanotte

venerdì, gennaio 25, 2008

lunedì, gennaio 21, 2008

Disgustorama






Appunto: un governo che ridia un senso alla giustizia è un governo che non abbia questo personaggio come Ministro Guardasigilli, uno dei tanti ossimori della politica italiana.


domenica, gennaio 13, 2008

Caterina

E la vita Caterina lo sai non è comoda per nessuno
Quando vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo
Devi rischiare la notte il vino e la malinconia
La solitudine le valigie di un amore che vola via

Aprile


[questo post è in bozza, abbiate pazienza, e ritornateci, per favore]


Marco Paolini.
Bob Dylan.
Tom Waits.
Gualtiero Bertelli.
I Joy Division.
Il rugby.

E Aprile.
[PS: anche io sono in bozza]

giovedì, gennaio 10, 2008

Enzo 2 - Tabu' 0

Eh sì. Un breve post per dire che l'anno inizia bene dal punto di vista strettamente personale. Ho trascorso due ottime serate: stasera ho ricominciato il corso di salsa. E ieri sera mi sono preso una rivincita sul mio passato: ho finalmente cantato al karaoke! E ho scoperto anche di avere una voce abbastanza buona, bassa e adatta alle canzoni che piacciono a me: ho cantato insieme a Diana "Piccola stella senza cielo", poi ci siamo fatti un sacco di risate incasinandoci in 4 su Bohemian Rapsody dei Queen, e poi altro, e alla fine ho anche dedicato a Diana "Reginella", la canzone classica napoletana, che ha un bellissimo testo che ho imparato completamente solo qualche mese fa; e gliela ho cantata interpretandola, guardando lei come se fosse una serenata, che risate!
Un altro pezzo del vecchio Enzo che va via, ed è solo un bene.

martedì, gennaio 08, 2008

Liberi tutti


Mani in alto fuori di qua
Non resteremo più prigionieri
Ma evaderemo come steve mc queen
O come il grande clint in fuga da alcatraz

Eh già, non li fanno più i film di una volta.

La Grande Fuga.

James Coburn, Richard Attenborough, Charles Bronson e su tutti il grande Steve McQueen, col suo sorriso beffardo e il suo guantone da baseball.

Serata davanti alla tv dopo la piscina, e rinvio sine die di tutto il resto...ma proprio tutto...

domenica, gennaio 06, 2008

Si riparte

E' ufficiale, tra 9 ore sarò di nuovo in ufficio, e si riprenderà con un nuovo ciclo; forse esagero nell'importanza che attribuisco a questi tempi e questi avvenimenti, sarà semplicemente il fatto che è la prima vera e propria vacanza da 3 anni che mi dura così tanti giorni.

Oggi a casa nostra, nel "Nido", c'è stato un altro dei nostri soliti banchetti in grande stile: stavolta 14 persone, menu a base di prodotti pugliesi (orecchiette con cime di rapa, burrata, cacioricotta, e vino rosato molto buono), con qualche incursione da parte mia nella cucina napoletana (la pizza di scarole, ormai un mio marchio di fabbrica, e i peperoni imbottiti - anzi, mbuttunati)

Tempi da slow food, con pause tra ogni piatto e il piacere di restare seduti a tavola, senza fretta; poi nel tardo pomeriggio una divertente partita a Pictionary, liberatoria da fare ogni tanto, senza le regole che dominano i miei preferiti giochi tedeschi cosiddetti "intelligenti". E poi anche una sfida a poker, con pile di fiches sul tavolo (ma senza soldi).

E' stata una bella giornata, con i soliti amici - colleghi, le ragazze, e un paio di amici motociclisti di Max; c'era anche mia madre, e sono stato contento di vederla più sollevata (ha perfino giocato con noi), mentre stamattina al telefono mi sembrava un po' giù.

Se proprio si vuole trovare la nota negativa (perchè io voglio sempre trovarla, vero?), ho avuto un po' di sensazioni strane e agrodolci per via della presenza della K., che evidentemente ha ancora il suo magico effetto su di me. Sempre intorno a me, o a darci una mano in cucina, o di fronte a me quando giochiamo, e mai avara di quei bei sorrisi che, per come si sono messe le cose ormai, sono schiaffi dati a un masochista, sorrisi dolorosi ma agognati, eppure inutili.

Oggi c'è stato anche un siparietto divertente per via di un suo bottone di camicia aperto di troppo, giusto in fronte a me, e una battuta che non potevo non fare (quando i tempi comici lo impongono, la battuta la si fa, buona o cattiva che sia!)...certo non ha una scollatura imponente (e non chiedetemi di valutare le misure, non ne sono mai stato capace, capisco zero di donne, volete mettervelo in testa oppure no??), ma nonostante ciò mi ha distratto non poco mentre eravamo lì a giocare e lei era lì di fronte a me, nella stessa mia squadra, e con un'intesa perfetta, tra l'altro, quando lei disegnava io indovinavo e viceversa...

Peccato, peccato...ma è passato, ed è giusto e doveroso lasciarlo andar via. Anche se dentro di me una vocina continua a dire "non tutto è perduto! non è davvero passato!", non credo ai colpi di reni e ai gol segnati nei minuti di recupero.

(Il post che ho in cantiere a proposito del nuovo anno è rimandato di qualche giorno...)

Bilance e bilanci

Scrivo pigramente questo post, per uno strano senso del dovere che impone di non abbandonare la mia "creatura" di inchiostro virtuale. Le feste sono passate troppo rapidamente, e l'elenco di cose che mi ero imposto di fare è ancora lì, tra foglietti volanti e promemoria sull'agenda del cellulare, con poche voci "spuntate" con un ok. Almeno sono riuscito a risolvere un paio di cose più o meno importanti tra code in posta e simili. Invece tutte le "voglie" del tipo "leggere il manuale di quel GdR" / "moderare il forum" / "provare quel pezzo di programma" / "incontrarmi con X e Y" sono fallite miseramente.

Dicevo, scrivo senza molta voglia, ma sarà un post lungo; in primis perchè stasera non ho sonno e non ho un cappero da fare. Ho in forno dei peperoni imbottiti per domani; ormai la mia follia ha raggiunto vette difficili da eguagliare: domani abbiamo amici a pranzo per una sorta di festicciola a base di specialità pugliesi portate su da Max. Stasera il mio programma sarebbe stato un'uscita a ballar salsa con la mia cara M., che però mi ha tirato un bel pacco, uscendo con un altro ragazzo del suo corso, con l'auto di lui (e quindi addio passaggio). La mia condizione di sfigato pedone ancora una volta mi penalizza; e questa è proprio l'ultima goccia. Se entro l'estate non compro l'auto, vi invito a lasciarmi maleparole nei commenti; insultatemi pure nei vostri dialetti, così raccoglierò un bel campionario...Insomma, per non perdere il filo: sono rimasto a casa con un umore piuttosto grigio, e la mia arma contro l'apatia sono padelle e pentole, per cui mi sono portato avanti un po' di lavoro per domani, sbucciando, tagliando e cuocendo roba, ora vi sto scrivendo dal soggiorno - non abbiamo la cucina separata - e questi odori mi mettono la nausea.

Vabbe', chiudo la lunga parentesi, e torniamo alle feste; quattro giorni a Napoli sono volati. Sarebbe meglio dire "4 giorni a Casoria", anzi più precisamente "4 giorni a casa di mia zia", perchè è lì che ho trascorso quasi tutto il tempo. La situazione giù è pesante, come sapete bene, e non è solo la monnezza ma il quadro generale di decadenza apparentemente irreversibile della città, e così mi è passata completamente la voglia di andare in giro per il centro. Sono uscito solo l'ultimo giorno prima della partenza, e sono riuscito a salutare solo un paio di amici. Stavolta mi sono comportato da bravo zio e ho passato più tempo con i miei nipotini; sembra che migliorino, si tratta di avere pazienza.

Capodanno l'ho passato in casa: normale cenone con i parenti, fuochi per i bambini (solo roba non pericolosa, ovviamente, e loro che guardavano dall'interno della casa; e Francesco che ripeteva meravigliato "quante luci!"). E poi è saltato anche il mio programma post-mezzanotte, quindi niente giochi a casa di amici, in più un gran mal di testa dovuto al vino, risultato: a letto a dormire all'una e mezza...

Tutto sommato, è stata una buona vacanza, un tuffo nel passato, con quegli zii che invecchiano e che al tempo stesso sembrano sempre uguali, ed è stato bello togliersi lo sfizio di batterli giocando a carte (finalmente le carte napoletane!) oppure di prenderli in giro "come una volta".

Poi il ritorno a casa - eh già, perchè questa è la mia casa , qui a Mira (VE).
La neve caduta ma che non si è posata; la prima lezione di nuoto la sera stessa del mio ritorno, 3 ore dopo l'arrivo del treno; insomma si ritorna subito nel binario della routine, frenetico e al tempo stesso tranquillizzante, che non ti da il tempo di pensare a chi sei.

Ma poi ci sono le notti come questa, e il tempo per pensare si dilata e prende la forma di queste parole.

Si diceva: bilance e bilanci; giusto per il gioco di parole, ok, il peso è sempre quello, 106 chili; per quanto riguarda il bilancio, devo seguire gli insegnamenti del mio amico Marco e smettere di lamentarmi e riconoscere che questo è stato un anno positivo.
Anche io, come qui la
Fra' , non farò classifiche (avrei voluto), ma un post riassuntivo e catartico ci vuole; e il titolo forse più adatto sarebbe stato "past in present", come la canzone dei Feist. Lo pensavo il giorno prima di partire, a Napoli. Con mio fratello abbiamo fatto un po' di pulizia nel garage, sono saltati fuori oggetti dimenticati e tutti i loro ricordi, come strofinare una vecchia lampada magica...o come la famosa "scatola dei ricordi" di Bretaudeau nel Favoloso mondo di Amelie . Intendiamoci: cazzate; ma sufficienti a rievocare altri anni e una certa spensieratezza. E sono contento che ci fosse mio fratello con me durante questa operazione; io nei miei 4 traslochi l'ho già fatta altre volte, e aveva un sapore diverso, solitario. Con lui invece ci siamo fatti anche non poche risate - e silenzi: per esempio, tutte le cose che ci hanno ricordato nostro padre, come la sua vestaglia e i poster di New York; le videocassette del basket nba (ero un maniaco), la macchina da scrivere; e poi il vecchio Commodore 64 e i giochi su cassetta, una scatola piena di Topolino e altro ancora.

Cosa ha portato di buono il 2007 (faccio un elenco puntato, da bravo informatico):
- ho capito (forse) il giusto peso da dare all'amore e all'amicizia
- la salsa! mi sono riconciliato col mio corpo: mi sta bene così come è, si muove (più o meno), è sano (più o meno), quindi sono in una condizione fortunata rispetto a tante tante persone, quindi lo muovo e ballo come mi pare...
- i clown! tante fantastiche nuove amicizie...e un senso più profondo al mio tempo, e sentirsi meno inutile per gli altri; una valvola di sfogo per tutto l'amore che ho da dare e che troppo spesso non trova nessuno che lo riceva
- ancora un altro (grande?) amore a senso unico, immaginato e sfiorato e sperato e perduto di un soffio (mi riferisco a quello di agosto...quello tra dicembre e questi giorni è ancora indistinto nella nebbia...e poi proprio stasera, non mi sembra tale...)
- il contratto! un fortunato passaggio da progetto a tempo indeterminato, senza quasi muovere un dito...
- gli amici vicini e lontani; voi lettori del blog, i Goblin, i Ciuchini del FlyingCircus, gli amici del forum ballilatini;
- la ritrovata voglia di fare, in tanti campi; la scrittura, l'interpretazione
E chissà quante altre cose buone dimentico...

Di contro, un po' di casini in famiglia, le cattive notizie sui piccini, le grane di mio fratello...

A questo punto dovrei scrivere due righe su cosa mi aspetto dal 2008...ma preferisco rimandare a un altro giorno.
Ora vado a letto, che è passata l'una e se la Befana mi becca ancora in piedi a quest'ora, un colpo di scopa in testa non me lo toglie nessuno!

Nonostante tutto, buon anno a tutti voi.