lunedì, marzo 31, 2008

change change change

I giorni indimenticabili della vita di
un uomo sono cinque o sei in tutto.
Gli altri fanno volume.
(Ennio Flaiano)

Questo lunedì è uno di quei giorni; e in ogni caso, non sono d'accordo con Flaiano, quelli indimenticabili sono molti di più. Forse quelli che sono meno numerosi sono i giorni di "svolta", quelli che davvero segnano un incrocio (come i percorsi nel giardino di Destino in Sandman).

Ho comprato la mia prima bici: non nel senso che è la prima che mi compro da me, con i miei soldi. Ma proprio nel senso che non ci so andare! Dovrò imparare: provare provare provare si diceva nell'indimenticabile Non ci resta che piangere...Voglio sbucciarmi e cadere fino a quando non avrò imparato per bene...e quando sarò abbastanza sicuro di me, porterò "lei" in giro sulla canna! ;-)

Poi un fantastico turno in pediatria con Celestino, Uolly e Primula, dove sono stato sbeffeggiato continuamente grazie al mio super petofono telecomandato! (Pizza-Puzza! :-P )

E infine la grande sorpresa dopo cena...lei che passa da casa mia a salutarmi e fuga tutti i miei dubbi...

A buon intenditore poche parole...
;-)

Credo che scriverò davvero poco nei giorni a venire...

def.=

Possibile definizione di innamoramento: quando ti inviano un sms che ti fa sorridere e ogni tanto, mentre sei al lavoro e le sfighe si accumulano, lo riguardi e lo rileggi e continui a sorridere...
La vita è bella! :-)

venerdì, marzo 28, 2008

Saluti e Baci

Pausa weekend, si torna bimbi per qualche giorno: vado a Orte alla GobCon, rivedrò un po' di amici giocatori che non incontro da dicembre...
3 giorni senza internet per disintossicarmi
E se sarò fortunato, non ci sarà nemmeno la linea telefonica
Chissà quante sorprese al mio ritorno...speriamo bene!
Abbracci

Letto per caso

Dal barbiere, su GQ (che mi guardo bene dal comprare), un bellissimo pezzo di Ivan Cotroneo, scrittore napoletano. Cade a pennello...

I bambini guardano il mondo con occhi nuovi. Osservano le cose per la prima volta, o comunque hanno visto accadere tutto troppe poche volte, per essere sicuri che le dinamiche si ripetano immutabili. Quindi, fissano attenti la pallina lanciata in aria:non sono certi che ricadrà necessariamente al suolo. Si intristiscono quando i genitori vanno via: certo finora sono sempre ritornati, ma chi dice loro che lo rifaranno? Aprono gli occhi al mattino e ritrovano la luce del sole con un sentimento di stupore: come i filosofi empirici, fino al momento prima non erano così certi della sua ricomparsa dopo il buio della notte.

Noi adulti siamo condannati dall’esperienza ad aspettarci che le cose accadano seguendo leggi che conosciamo. E siamo presi dalla sottile angoscia di conoscere già tutto. Che gli amori prima o poi finiscano, invece di diventare più forti. Che le amicizie si perdano, invece di ricominciare. Che una volta afferrato qualcosa lo si debba lasciare andare. Guardiamo la premessa con una costante sensazione di perdita, perché a una data causa segue sempre un necessario effetto.

Una volta un amico mi ha detto: “io mi preparo al peggio, così se arriva sono pronto”. Penso di non conoscere un modo più triste di vivere.

Forse bisognerebbe prepararsi al meglio, e anche quando arriva sperare e lavorare ancora e insistentemente per un meglio situato un po’ più in là. Per un “più meglio” come si dice in maniera rafforzativa a Napoli.

E smettere di aspettarci una fine obbligatoria: nell’amore, nell’amicizia, nell’arte e nella vita.

In fondo, a ben guardare, conosciamo così poco.

giovedì, marzo 27, 2008

Questa salsa è bellissima anche se ha un testo muy triste...non resisto, devo farvela conoscere:

Hector Lavoe - Todo tiene su final

lunedì, marzo 24, 2008

Qualcosa è cambiato

(in meglio, si intende! :-) )

domenica, marzo 23, 2008

Ultime notizie dal manicomio

Brevemente, in questa strana domenica di Pasqua solitaria ma non di solitudine, alcuni aggiornamenti.
Forse ho definitivamente smesso di fumare. Sabato la prima corsa di questa primavera; ho scoperto anche che al parco pubblico qui vicino ci sono i canestri, tornerò al primo amore, il basket.
Abbiamo i biglietti per l'Heineken Festival!! La serata è quella dei Police, ma io ci vado soprattutto per sentire i "miei" Counting Crows, ricordo di gioventù.

Ieri magnifica serata, a cena da M. Io unico uomo e 4 donne. Fantastico. Quando sono in vena, altro che timidezza, so stare al centro della scena, faccio divertire, e mi diverto pure. La M. sempre più dolce ai miei occhi.
Poi siamo andati a ballare, e difficilmente la dimenticherò nei cha-cha e soprattutto nelle bachate che abbiamo ballato insieme, più vicini della volta scorsa (ma forse non ancora abbastanza).

Qualcosa sta cambiando.

lunedì, marzo 10, 2008

i duri hanno due cuori

For the love you bring won't mean a thing
Unless you sing, sing, sing

Dicevano bene i Travis: l'amore che hai non significa niente, se non lo canti.
Inutile (e dannoso) tenerselo dentro; un delitto non esprimerlo con gioia, cantando.

Ricordi da conservare con me:
lei che mi guarda negli occhi e sorride mentre balliamo
torniamo in auto, la sua amica guida, e lei seduta dietro di me che fischietta sulla radio "you on my mind" degli Swing Out Sister
lei che
alle 2.30 del mattino, dopo che mi hanno accompagnato a casa, scende dall'auto per salutarmi e ascolta con meraviglia gli uccellini che fischiettano

ma sento un vuoto nel petto, e un cattivo presentimento
sono sempre positivo, attivo, sorridente quando sono con lei: quindi, caro Marco, non puoi dirmi che sbaglio atteggiamento; il paradosso è questo: sto diventando l'amicone che la fa ballare e la fa ridere, niente di più.
Questa è l'unica paura che mi resta: non temo altro, sono pronto a caricare a testa bassa come un toro, vedo il fazzoletto rosso davanti a me.

mercoledì, marzo 05, 2008

Alla costante ricerca di me stesso...

...dovrò comprare un navigatore GPS.
A presto
(mantra: vatuttobene vatuttobene vatuttobene vatuttobene)

martedì, marzo 04, 2008