domenica, gennaio 06, 2008

Bilance e bilanci

Scrivo pigramente questo post, per uno strano senso del dovere che impone di non abbandonare la mia "creatura" di inchiostro virtuale. Le feste sono passate troppo rapidamente, e l'elenco di cose che mi ero imposto di fare è ancora lì, tra foglietti volanti e promemoria sull'agenda del cellulare, con poche voci "spuntate" con un ok. Almeno sono riuscito a risolvere un paio di cose più o meno importanti tra code in posta e simili. Invece tutte le "voglie" del tipo "leggere il manuale di quel GdR" / "moderare il forum" / "provare quel pezzo di programma" / "incontrarmi con X e Y" sono fallite miseramente.

Dicevo, scrivo senza molta voglia, ma sarà un post lungo; in primis perchè stasera non ho sonno e non ho un cappero da fare. Ho in forno dei peperoni imbottiti per domani; ormai la mia follia ha raggiunto vette difficili da eguagliare: domani abbiamo amici a pranzo per una sorta di festicciola a base di specialità pugliesi portate su da Max. Stasera il mio programma sarebbe stato un'uscita a ballar salsa con la mia cara M., che però mi ha tirato un bel pacco, uscendo con un altro ragazzo del suo corso, con l'auto di lui (e quindi addio passaggio). La mia condizione di sfigato pedone ancora una volta mi penalizza; e questa è proprio l'ultima goccia. Se entro l'estate non compro l'auto, vi invito a lasciarmi maleparole nei commenti; insultatemi pure nei vostri dialetti, così raccoglierò un bel campionario...Insomma, per non perdere il filo: sono rimasto a casa con un umore piuttosto grigio, e la mia arma contro l'apatia sono padelle e pentole, per cui mi sono portato avanti un po' di lavoro per domani, sbucciando, tagliando e cuocendo roba, ora vi sto scrivendo dal soggiorno - non abbiamo la cucina separata - e questi odori mi mettono la nausea.

Vabbe', chiudo la lunga parentesi, e torniamo alle feste; quattro giorni a Napoli sono volati. Sarebbe meglio dire "4 giorni a Casoria", anzi più precisamente "4 giorni a casa di mia zia", perchè è lì che ho trascorso quasi tutto il tempo. La situazione giù è pesante, come sapete bene, e non è solo la monnezza ma il quadro generale di decadenza apparentemente irreversibile della città, e così mi è passata completamente la voglia di andare in giro per il centro. Sono uscito solo l'ultimo giorno prima della partenza, e sono riuscito a salutare solo un paio di amici. Stavolta mi sono comportato da bravo zio e ho passato più tempo con i miei nipotini; sembra che migliorino, si tratta di avere pazienza.

Capodanno l'ho passato in casa: normale cenone con i parenti, fuochi per i bambini (solo roba non pericolosa, ovviamente, e loro che guardavano dall'interno della casa; e Francesco che ripeteva meravigliato "quante luci!"). E poi è saltato anche il mio programma post-mezzanotte, quindi niente giochi a casa di amici, in più un gran mal di testa dovuto al vino, risultato: a letto a dormire all'una e mezza...

Tutto sommato, è stata una buona vacanza, un tuffo nel passato, con quegli zii che invecchiano e che al tempo stesso sembrano sempre uguali, ed è stato bello togliersi lo sfizio di batterli giocando a carte (finalmente le carte napoletane!) oppure di prenderli in giro "come una volta".

Poi il ritorno a casa - eh già, perchè questa è la mia casa , qui a Mira (VE).
La neve caduta ma che non si è posata; la prima lezione di nuoto la sera stessa del mio ritorno, 3 ore dopo l'arrivo del treno; insomma si ritorna subito nel binario della routine, frenetico e al tempo stesso tranquillizzante, che non ti da il tempo di pensare a chi sei.

Ma poi ci sono le notti come questa, e il tempo per pensare si dilata e prende la forma di queste parole.

Si diceva: bilance e bilanci; giusto per il gioco di parole, ok, il peso è sempre quello, 106 chili; per quanto riguarda il bilancio, devo seguire gli insegnamenti del mio amico Marco e smettere di lamentarmi e riconoscere che questo è stato un anno positivo.
Anche io, come qui la
Fra' , non farò classifiche (avrei voluto), ma un post riassuntivo e catartico ci vuole; e il titolo forse più adatto sarebbe stato "past in present", come la canzone dei Feist. Lo pensavo il giorno prima di partire, a Napoli. Con mio fratello abbiamo fatto un po' di pulizia nel garage, sono saltati fuori oggetti dimenticati e tutti i loro ricordi, come strofinare una vecchia lampada magica...o come la famosa "scatola dei ricordi" di Bretaudeau nel Favoloso mondo di Amelie . Intendiamoci: cazzate; ma sufficienti a rievocare altri anni e una certa spensieratezza. E sono contento che ci fosse mio fratello con me durante questa operazione; io nei miei 4 traslochi l'ho già fatta altre volte, e aveva un sapore diverso, solitario. Con lui invece ci siamo fatti anche non poche risate - e silenzi: per esempio, tutte le cose che ci hanno ricordato nostro padre, come la sua vestaglia e i poster di New York; le videocassette del basket nba (ero un maniaco), la macchina da scrivere; e poi il vecchio Commodore 64 e i giochi su cassetta, una scatola piena di Topolino e altro ancora.

Cosa ha portato di buono il 2007 (faccio un elenco puntato, da bravo informatico):
- ho capito (forse) il giusto peso da dare all'amore e all'amicizia
- la salsa! mi sono riconciliato col mio corpo: mi sta bene così come è, si muove (più o meno), è sano (più o meno), quindi sono in una condizione fortunata rispetto a tante tante persone, quindi lo muovo e ballo come mi pare...
- i clown! tante fantastiche nuove amicizie...e un senso più profondo al mio tempo, e sentirsi meno inutile per gli altri; una valvola di sfogo per tutto l'amore che ho da dare e che troppo spesso non trova nessuno che lo riceva
- ancora un altro (grande?) amore a senso unico, immaginato e sfiorato e sperato e perduto di un soffio (mi riferisco a quello di agosto...quello tra dicembre e questi giorni è ancora indistinto nella nebbia...e poi proprio stasera, non mi sembra tale...)
- il contratto! un fortunato passaggio da progetto a tempo indeterminato, senza quasi muovere un dito...
- gli amici vicini e lontani; voi lettori del blog, i Goblin, i Ciuchini del FlyingCircus, gli amici del forum ballilatini;
- la ritrovata voglia di fare, in tanti campi; la scrittura, l'interpretazione
E chissà quante altre cose buone dimentico...

Di contro, un po' di casini in famiglia, le cattive notizie sui piccini, le grane di mio fratello...

A questo punto dovrei scrivere due righe su cosa mi aspetto dal 2008...ma preferisco rimandare a un altro giorno.
Ora vado a letto, che è passata l'una e se la Befana mi becca ancora in piedi a quest'ora, un colpo di scopa in testa non me lo toglie nessuno!

Nonostante tutto, buon anno a tutti voi.

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