martedì, gennaio 02, 2007

Don't judge the book by the cover

...ovvero: qualunque cosa ne pensiate ("è commerciale, è noioso, non mi piaccioni gli scrittori sudamericani", blablabla...), Sepulveda qui insegna (secondo me) come chiudere un bel libro in maniera egregia:

Lasciai alcune monete sul tavolo e uscii zoppicando dal bar. La città era ancora triste, benchè fosse estate, benchè neppure una nuvola si frapponesse tra gli uomini e il cielo, benchè nessun uccello nero planasse sopra la mia testa, e così iniziai ad attraversare la strada, chiedendomi, Veronica, amore mio, chiedendomi perchè abbiamo tanta paura di guardare in faccia la vita noi che abbiamo visto le auree scintille della morte.
(Juan Belmonte in "Un nome da torero")

E adesso, sotto con Cattedrale di Carver...leggere per sopravvivere, scrivere per vivere...

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