Non mi ero mai accorto di una simile concentrazione di morti in questi mesi. Parenti di amici o conoscenti che si ammalano o che se ne vanno.
E' successo giusto sabato, quando è partita per la Suprema e Ultima Pista da Ballo la moglie del mio maestro di salsa. Che botta e che tristezza...
E la reazione immediata nel mio cervello (ero con la mia bella quando l'ho saputo) è stata: "stringimi amore, che la vita è così breve..."
Reazione che è rimasta intrappolata dentro di me, ma forse lei la avrà sentita, se ne sarà accorta negli abbracci che sono venuti in seguito.
Dicevo: coppie che si mollano; spero che questo altro effetto collaterale dell'autunno non si manifesti: per adesso procediamo, anche se con qualche difficoltà.
Fasi che finiscono: il blog della Fra' che chiude :-(
Ancora una volta sono passato davanti allo scaffale dei libri dell'ipermercato e ho visto Gomorra senza avere il coraggio di prenderlo. Quella copertina scotta ancora troppo.
Invece mi sono fatto un regalo (oggi sono uscito alle 20 dall'ufficio con due occhi così, me lo meritavo!): il nuovo cd di Capossela. Il 5 dicembre andrò al concerto a Bologna, devo prepararmi all'evento! Ho ascoltato solo le prime due tracce tornando in auto, per assaporarlo poco a poco; adesso l'ho convertito in mp3 e me lo sparo in cuffia prima di addormentarmi.
Bello bello bello! C'è solo il rischio di un ritorno di malinconia: in questo periodo non ho gli anticorpi per difendermi, forse sono ancora troppo vulnerabile nonostante vada tutto bene, fatto sta che questi versi mi hanno colpito allo stomaco mentre guidavo:
Come un uccello che ha provato ad esser libero
e che muore appena fuori
sono restato senza ali e senza te
Per fortuna domani, dopo tanto tempo, tornerò dalla mia amica a farmi fare un massaggio shiatsu, a lucidare la mia corazza, a rimettere un po' in riga corpo e spirito.
Ah già, il titolo del post: foglie - al plurale è leaves in inglese - e to leave è "lasciare"...l'etimologia è la stessa? :-(
Lascio qui questa:
R.E.M. - Leaving New York
2 commenti:
Vado a vederlo anch'io Vinicio, quel pazzo decide di passare qui alla Seattle del Piemonte a rallegrare noi poveri risaioli.
bello il tuo post su novembre, davvero. E sono perfettamente d'accordo con lei: novembre e marzo sono i mesi del cambiamento però non sempre le cose vanno in peggio, a volte si cambia per guardare avanti, fare un passo più in là, stringersi ancora di più.
Abbraccio
p.s. sto giocando con tumblr. forse mi butto lì. forse.
Ora pure i massaggini Eh bravo!:-)
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