Il mio tempo accelera di nuovo, tra la voglia e la necessità di vivere schiacciando il pedale a tavoletta...
Ma come faccio a raccontarvi della lotta, del duro sforzo per non ricominciare ad abbassare lo sguardo di fronte agli altri (e alle donne in particolare), del coraggio che mi ci vuole per andare avanti ogni giorno senza farmi sopraffare dai miei fantasmi?
E allora meglio accontentarsi di narrare le cose belle, la superficie, quello che "faccio", e lasciare poi al lettore più attento qualche segno di ciò che "sento", che sta sotto questa dorata patina di vita sociale e iperattività...
E allora vi dico che ho finalmente ripreso la bici per andare al lavoro, sto perdendo peso anche se lentamente, ho trovato una squadra di basket amatoriale in cui andare a giocare in autunno (ritorno al mio primo amore!), al lavoro ho tanto da fare e mi sento più utile nel progetto, ho ripreso a frequentare una ragazza (sempre la stessa...a buon intenditore...) e a fine agosto partirò per l'Irlanda da solo, per fare una vacanza come dico io, zaino in spalla e poco o nessun itinerario prestabilito...
Poi capitano le serate come questa...ondate che non fanno crollare il castello di sabbia costruito con impegno, ma gli assestano qualche duro colpo...Animazione clown a Dolo, bella atmosfera estiva, bell'angolo di città (lo "squero" sul canale), belle ragazze in giro con la gonna, io e i miei amici clown a fare gli scemi (io ancora un po' bloccato, è la mia prima uscita esterna all'ospedale dopo tanti mesi di fermo)...sul palco una ragazza suona la chitarra e canta canzoni belle e tristi, tra Battiato, De André, Elisa e questa stupenda:
Niccolò Fabi - Costruire
Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza
ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende
e nulla ti appartiene ancora
penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa
al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera alla primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio
ma tra la partenza e il traguardo
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è
potere e sapere
rinunciare alla perfezione
ma il finale è
di certo più teatrale
così di ogni storia ricordi
solo la sua conclusione
così come l'ultimo bicchiere
l'ultima visione
un tramonto solitario
l'inchino e poi il sipario
tra l'attesa e il suo compimento
tra il primo tema e il testamento
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è
giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione
Io ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve
E lei dov'è in questi momenti, lontano da me? Ecco, questo mi manca e questo è il buco da riempire nel nostro strano rapporto...ma forse proprio le parole della canzone devono servirmi da insegnamento...domani si prepara un'altra giornata cruciale (caz, tutte giornate cruciali le mie...arrivo quasi a desiderare un giorno di routine in cui non accada niente...)
E spero di riuscire a capire qualcosa in più...che si diradi la nebbia di cui parlavo l'altro giorno...
PS: e vi chiedo scusa per le decine di volte che ho usato la parola "bello" in questo post...povertà di linguaggio... :-(
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