Cancellare, cancellare!
Disinfettare il cuore per ricominciare una nuova fase. E' l'unica soluzione per non avvitarsi su sé stessi, per evitare l'incancrenirsi del problema.
Mi è tornato in mente un pezzo dell'ultimo libro di Fabio Volo (appena avrò tempo, scriverò una critica più lunga - lui non mi piace, ha sempre la spocchia di chi sa come si campa - e su questo ero d'accordo con Martina :-( )
Ecco, c'è questo pezzo del libro che fa al caso mio:
A ogni ora circa chiamavo in hotel per sapere se c'erano messaggi per me. Niente. Ero demoralizzato. Mi sentivo uno sfigato. Come quando mandi un SMS a una persona che ti piace e non ti risponde subito. Dopo averlo inviato, vai a rileggerlo ogni tre secondi e guardi anche l'ora dell'invio. Conti i minuti, i secondi. Poi guardi gli ultimi che ti ha mandato lei. Perchè tutti, anche quelli del giorno prima, li hai in memoria. E sono lì, in fila, uno vicino all'altro, perchè tutti gli altri, quelli che non sono i suoi, li hai cancellati.
E' brutto quando l'ultimo messaggio inviato è il tuo e devi solo aspettare. Quando hai paura di essere invadente. Quando, come in una partita a scacchi, pensi di aver sbagliato mossa e in un secondo ti senti uno sfigato. Immagini lei che dice alle sue amiche: "Questo mi sta martellando di messaggi". E quando sei in quella situazione non c'è niente da fare, ti senti in un angolo. L'unica soluzione è non scrivere più. Poi magari lei risponde e ti accorgi che ti eri fatto tutto un viaggio negativo che invece non esisteva.
Ecco: oggi le ho scritto un sms, la sua risposta, poi la mia ultima replica.
La sensazione è quella che sia finito un ciclo, inutile insistere e ingolfarsi in questa situazione.
E' arrivato il momento di cancellare i suoi sms dalla memoria del mio telefono.
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